Fatture elettroniche a corto di istruzioni nei casi di irregolarità
Rispetto ai dati fiscali, la fattura Pa risulta gravata di ulteriori contenuti amministrativi, il che comporta nuovi e inevitabili problemi applicativi.
Si consideri, ad esempio, il caso di ricevimento di fatture cartacee emesse dal 31 marzo in poi. Secondo la circolare 1/14 del Dipartimento delle Finanze, in tali casi «non è consentita l’emissione di una seconda fattura in formato elettronico. Non sarebbe in effetti possibile emettere note di accredito a storno delle fatture cartacee già emesse perché queste ultime non presentano alcuni dei vizi che ne permettono una rettifica ai fini Iva».